Simona Manzone è una giovane fotografa, che vive nella ridente provincia piemontese. Nasce come grafica, ma con il desiderio di prendere i pennelli in mano. Ed è proprio questa voglia di dipingere che l’avvicina alla fotografia, con il fine di raggiungere quella perfezione che le sue sole forze non le permettono. Lei stessa dice delle sue opere: “gioco a rubare anime, anime vogliose d’esibizione, in un attimo che le renderà eterne. O più semplicemente, raccolgo frammenti di luoghi visitati, particolari da conservare impressi nella memoria”. Alcune delle sue fotografie sono terribilmente introspettive, tanto da rapire lo spettatore e cullarlo in viaggio di sensazioni e riflessioni profonde. Non si ispira a nessun artista “ormai siamo tutti delle spugne, assorbiamo da ogni parte senza rendercene conto”. Ama, comunque, scoprire e seguire nuovi artisti come Jaroslaw Datta, Kirsty Mitchell e Thymournia, che lei definisce ingegnosi e sublimi, un piacere senza limiti per gli occhi e per il cuore. Proprio come le fotografie di Simona Manzone alias
Blas.phgrafik.