Romina Berenice Canet è un’artista, scrittrice e vincitrice di numerosi premi per le sue bambole. Ho scoperto i suoi lavori di recente e sono rimasta estasiata dal suo uso del colore, dai soggetti che ispirano il suo lavoro e dal fatto che il suo talento si esprima con mezzi del tutto diversi. Amo in particolare le sue bambole e i suoi dipinti, ed oggi ne condivido con voi una piccola selezione. L’evoluzione di Romina come artista è interessante in sé, ha studiato Belle Arti in Argentina all’Antonio Berni Visual Arts, è stata un membro attivo della scena artistica di Buenos Aires, dove si è immersa nello studio del teatro, della musica, dei murales, è stata poetessa, pubblicando alcune opere, e si è appassionata di trapezio. Il suo lavoro è letteralmente immerso in tutte queste diverse influenze ed è questo che lo rende così potente. Le sue bambole fatte a mano sono disponibili sia come sculture fisse che come elementi mobili da sospensione, le trovo macabre, surreali, e divertenti allo stesso tempo. Sono belle ed inquietanti, come un sogno che è sul punto di scivolare in un incubo. Si può vedere la passione per il circo e il trapezio nel modo in cui le bambole catturano uno spirito quasi carnevalesco. I dipinti di Romina sono affascinanti per il modo in cui i colori vivaci sembrano pulsare di vitalità, di paure e desideri inconsci, con influenze del Sud America e del folklore argentino.