Provocatorie, divertenti e al tempo stesso inquietanti sono le incredibili opere realizzate dall’artista australiana
Freya Jobbins. Sculture che trovano ispirazione da vari artisti: dalle celebri “teste composte” di Giuseppe Arcimboldo, ai grandi esseri umani del australiano Ron Mueck, dalla plastinazione dell’anatomopatologo tedesco Gunther von Hagen per finire alla trilogia di Toy Story. Volti tridimensionali che, come per i grotteschi ritratti del pittore italiano, combinano tra loro oggetti dello stesso genere, elementi accomunati da una caratteristica, da un colore, o da uno specifico argomento. Un impressionante lavoro scultoreo, un’esplorazione artistica del rapporto tra consumismo e la cultura del riciclo, un lavoro influenzato dal bisogno di costruire e unire. Assemblaggi ossessivi di pezzi di bambole usati e giocattoli in plastica riciclati, precisione e amore per i dettagli capaci di dare vita ad assurde forme umanoidi, pezzi d’arte unici.
Nella galleria fotografica, che trovate come sempre di seguito, potrete ammirare dodici sculture, tra cui un impressionante Darth Vader nel suo inconfondibile abito total black e un dettagliatissimo Arnold Schwarzenegger nelle vesti della spietata macchina venuta dal futuro, Terminator.