Come vi ho anticipato nel post di ieri sul
White, oltre ai brand più o meno famosi interessati solo ad assecondare i buyer e molto indisposti verso chiunque si avvicinasse con una macchina fotografica, ci sono state altre sorprese. Una di queste è sicuramente
Steven Tai, giovane talento vincitore del primo Chloé Award, che ci colpito per la sua disponibilità, per l’entusiasmo e soprattutto per i suoi lavori. La primavera/estate 2013, che vi presentiamo oggi, è la sua collezione di debutto. L’influenza arriva dal suo amore per i libri, che reinterpreta attraverso i molteplici strati che compongono i suoi abiti, sorprendentemente morbidi al tatto e leggeri nonostante la quantità di tessuto impiegata in ogni singolo pezzo, per un effetto che tende a ricreare lo scorrere delle pagine. Intellettuale e nerd auto-dichiarato, Steven cerca di elevare il “topo di biblioteca” alla passerella. Il risultato finale è piuttosto minimale e scultoreo, nonostante la stravaganza nell’uso dei materiali. La lavorazione del tessuto crea trame tridimesionali che aggiungono un twist moderno e contemporaneo alle linee classiche dei capi, costruendo una sorta di soffice armatura intorno alla silhouette.