Non mi capita spesso di parlare di abbigliamento per bambini, ma quando vedo qualcosa che mi incanta, come in questo caso, ne scrivo volentieri. Innanzitutto perchè Pale Cloud debutta con la sua prima collezione nell’autunno 2011, e le storie dei brand emergenti mi affascinano sempre. E poi, la designer Marion Reynolds ha iniziato a creare abiti per bambine dopo la nascita di sua figlia, e chi meglio di una mamma può capire le esigenze delle piccole clienti? Pale Cloud infatti è un brand che rispetta l’identità del target a cui si rivolge, creando abiti che sembrano quasi miniature di capi da donna, ma che riescono a mantenere un mood scanzonato e sognante. Credo che riuscire a realizzare abiti per bambini senza scadere nella banalità, o peggio, nell’inadeguatezza, sia veramente difficile. Per spiegarmi meglio: impallidisco alla vista di una Suri Cruise truccata e coi tacchi alti, quasi una miniatura caricaturale e grottesca di una donna adulta, ma sorrido di fronte ad un pellicciotto, un abitino a balze o un trench di questa linea, merito anche delle fotografie del catalogo primavera/estate 2012 realizzate dal fotografo Sigve Aspelund. E credo che da piccola avrei adorato vestirmi così.