Questa collezione mi ha subito fatto pensare al periodo tra la fine degli anni 70 e l’inizio degli anni 80. Io non ero neanche nata (per un pelo), ma ricordo le foto di mia madre e mio padre da fidanzati, e lei indossava spesso abiti di questo genere. Di primo acchito queste righe scritte di getto mi fanno un po’ sorridere, poi però scopro che la designer si ispira proprio alla mamma per le sue creazioni. Natalie Rae è americana, vive a San Diego, in California, per la maggior parte della sua vita, finchè non decide di trasferirsi a Londra (e dove sennò?) dove intraprende un percorso di studi di tre anni al London College of Fashion. Percorso che ha da poco concluso, buttandosi a capofitto nel suo brand (la collezione che presentiamo è infatti la terza, se contiamo anche la graduate collection). I capi da lei creati si distinguono per uno stile tipicamente americano, come se il gusto tutto britannico per i capi sartoriali non l’avesse toccata più di tanto. D’altro canto la collezione risulta estremamente indossabile, con abiti dalle silhouette semplici ma che colpiscono per i dettagli e i ricami. Altra caratteristica importante, la produzione di Natalie Rae è totalmente etica, con l’impiego di tessuti e materiali organici e una produzione sostenibile e fair trade gestita in India da un compagno del college.