Domenica 6 Febbraio. Due ore di auto ci separano dal “Salone del mobile di Parma”: perchè no? Forse un po’ fuorviati dal nome, che ci ricorda tanto il “Salone del mobile di Milano”, decidiamo di partecipare.
Ci scusiamo subito per la qualità delle immagini: come spesso accade, inspiegabilmente più spesso ad eventi minori, le macchine fotografiche non sono sempre le benvenute.
Il primo impatto all’interno della zona esposizioni è stato un po’ spiazzante: il padiglione principale ospitava, nella prima parte, una serie di aziende di arredi da esterni e un’area shopping, molto più simili ad una fiera dell’artigianato. Addentrandoci tra i vari stand, alla fine non siamo usciti del tutto delusi. Tanto artigianato classico e proposte “da catalogo”, ma anche alcune scoperte interessanti. Come i caminetti “Focus” (non proprio una scoperta, in effetti) o il design di “Morelli” e “Aerre Italia”. E poi i cuscini “Play Space by Respace”, stand nel quale ci siamo soffermati di più, chiacchierando con i ragazzi dello staff.
Insomma: più un salone di proposte per giovani sposi, con tanto di reparto dedicato, che un’esposizione di design. Molto diversa dall’omonima rassegna milanese, ma comunque non priva di spunti.