Bastano pochi secondi per capire di che pasta è fatto lo chef Davide Oldani, sguardo fermo e attento, ogni tanto sfugge una lieve timidezza, ma si capisce che all’interno del suo ristorante il “D’O” di Cornaredo (MI) sa come muoversi. Ho avuto il privilegio di partecipare ad un pranzo organizzato in collaborazione con “Tre Marie” storici produttori dolciari milanesi, assieme ad una trentina tra blogger e giornalisti, gli ingredienti principali ovviamente panettone e pandoro. Due protagonisti apparentemente diversi che in realtà sono accomunati da alcuni punti cardine: l’origine profondamente “Milanese” e la cura per le materie prime. Una cucina colta e calibrata, elementi opposti messi in concordanza grazie alla bravura di Davide Oldani che sapientemente combina il dolce col salato, il liquido col solido, il caldo col freddo, mantenendo un equilibrio eccezionale. Il pranzo è così composto da 4 pietanze: dall’antipasto “pecorino dolce al cucchiaio, pandoro saltato e mandorla”, per passare al primo “zafferano, panettone e riso alla milanese pop”, seguito dal secondo “tartara di sedano rapa, finocchio e panettone, capasanta e gambero speziati” per concludere con il dolce “panettondoro D’O”, vi assicuro che è stato tutto veramente delizioso, in particolare l’antipasto. L’atmosfera allegra calda e poco formale ha reso il tutto ancora più piacevole. Durante il pasto sono intervenute alcune figure che hanno raccontato il
Natale 2011 firmato Tre Marie. Primo su tutti l’amministratore delegato di Sammontana Leonardo Bagnoli, essendo Tre Marie un marchio assorbito da quest’ultima, Donna Brown designer e creativa e Elena Schiavon blogger e giornalista. Ripenso con molto piacere a quella giornata come esperienza culinaria, ma anche come piacevole chiaccherata con qualche “collega” e quindi anche come esperienza di confronto con altre persone che parlano il tuo stesso linguaggio, un sorriso, un saluto e un contatto è quello che poi ti rimane alla fine del pranzo, ma una piccola speranza è anche quella di re-incontrare qualcuno qua e là, magari ad un altro pranzo d’eccelenza …