Da tempo pensavo di recensire le foto di questo giovane artista, Alberto Grasso, e quale miglior occasione se non una sua mostra, intitolata “La due pedali: foto della riscoperta di un mezzo”?
Le foto che l’artista ha selezionato per questa mosta ritraggono, come è facile intuire, la bicicletta. Alberto, che vive a Torino, dice di aver osservato le bicilette che invadono questa città e di esserne stato rapito, di averne comprata una e aver notato che si vede la città sotto un’altra angolazione, acquista fascino. Osservando le sue foto penso a come non mi sia mai accorta della bellezza dei particolari di una bicicletta, sembra quasi di sentire l’odore delle case dei nostri nonni, di essere trasportati indietro nel tempo. Questo giovane ragazzo, con la sua sensibilità, è riuscito a rendere affascinate un mezzo a cui non si pensa in questi termini; grazie all’angolazione e la risoluzione una semplice bicicletta acquista molteplici sfaccettature.
Ho visto Alberto scrivere una frase che racchiude perfettamente l’intenzione e lo spirito di questa mostra: “Ogni volta che vedo un adulto in bicicletta penso che per l’uomo ci sia ancora speranza” (H.G.Wells).
Le altre foto che realizza non seguono tutte un filone come quelle della mostra. Sono scatti di vita quotidiana, che hanno spesso come sfondo la città di Torino. La qualità di questo fotografo sta proprio nella ricerca della semplicità, senza immortalare situazioni surreali, donando alla normalità un significato in più.
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