Oggi vi presentiamo Manuele Galante, un giovane talento italiano che sta entrando in punta di piedi nel mondo della moda. Un bell’esempio della creatività e della voglia di riscatto dei giovani italiani, tanto bistrattati …
D – Parlaci un po’ di te e di come è nato il tuo amore per la moda…
R – Ciao a tutti ! Mi chiamo Manuele Galante e sono nato a Bra in provincia di Cuneo il 02/08/1985 e sono un giovane stilista piemontese. Entrare nel mondo della moda è una passione e un amore voluto da sempre. Forse all’inizio inconsciamente. Ricordo infatti ai tempi delle scuole superiori alcuni episodi come quelli durante le ore di lezione: mi ritrovavo a disegnare modelli di abiti anzichè seguire la lezione. Quando mi si è presentata l’occasione, pur lavorando, mi sono iscritto all’Accademia di Belle Arti nel corso di Fashion Design dove attraverso il disegno, l’anatomia, la storia del costume e della moda, la storia dell’arte, la modellistica e la sartoria ho allargato il mio bagaglio personale sulla moda.
D – A cosa ti ispiri nella creazione dei tuoi abiti?
R – Fino a qualche mese fa l’idea di base della creazione degli abiti e’ stata stupire. Ovvero realizzare abiti al limite del mettibile ma creati appositamente per le sfilate … appunto per stupire. Sarebbe troppo facile realizzare un tubino semplice, ma se a quel tubino gli aggiungi una struttura che fa quasi dimenticare che quello e’ un abito, questo crea stupore, colpisce l’occhio, se a questo si aggiunge la psicologia del colore ecco allora che si può creare veramente magia. Quindi l’unione di forme inusuali ma sinuose e in armonia con i forti contrasti di colore e tessuti adatti sono stati il filo conduttore delle mie mini collezioni fino a qualche mese fa. Sapere che le persone provano le mie stesse emozioni per i miei abiti vuol dire che le mie idee sono giuste e ciò mi rende felice. Da qualche mese a questa parte sto disegnando delle collezioni più portabili. Come mi ha fatto notare un grande direttore creativo di una grande casa di moda italiana, la domanda giusta da porsi nella realizzazione di un abito é “chi indosserà questi abiti?” Partendo da questa domanda dunque sto cercando di dare la risposta attraverso questa collezione che spero a breve di poter mettere in vendita.
D – Quali sono i tuoi stilisti preferiti, quelli che più ti influenzano e ti colpiscono?
R – Dior per la sua semplicità di rendere gli abiti grandiosi, John Galliano per Dior per la sua capacità di interpretare meravigliosamente le idee e creazioni di Christian Dior, Alexander McQueen per la sua geniale follia, Roberto Capucci perchè è lo scultore degli abiti capace di rendere realtà qualsiasi cosa possa pensare.
D – Sei molto giovane ma hai già un bagaglio di esperienze notevole. Quali sono state quelle che più ti hanno soddisfatto?
R – Ogni esperienza mi arricchisce sempre di più. Partire da zero e’ veramente difficile, ma ti permette di imparare in continuazione e di conoscere persone che condividono la tua stessa passione senza essere vincolati da qualcosa o da qualcuno. Il 2010 e’ stato un anno pieno di sfilate per me: quella che più mi ha reso orgoglioso è stata quella in occasione delle sfilate di MISS MONDO ITALIA, selezioni della Lombardia, dove la vincitrice a livello Nazionale nonché numero 6 al mondo nella finale di Miss World 2010 in Cina, Giada Pezzaioli, ha indossato alcuni dei miei abiti con estrema felicità.
D – Come ti vedi tra 10 anni?
R – Se dovessi rispondere con una parola direi “felice”. Spero di esserlo, perchè ciò significherà che sarò riuscito, attraverso gli sforzi, a rendere il lavoro “un gioco”. Felice sul lavoro, ma soprattutto in famiglia e con la famiglia.
D – Progetti per il futuro …
R – Conquistare il Mondo! Spero, oltre a vendere i miei abiti femminili, di iniziare presto una collaborazione che mi porterà a lanciare la mia prima linea maschile. Ma non posso scendere nei particolari!
Ringrazio Manuele e gli faccio i migliori auguri per il suo futuro.